Accertamento Tecnico Preventivo: Presupposti e Requisiti

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L'argomento di questo Libro delle Idee non è certo tra i più noti tra quelli che interessano la casa. Parleremo, infatti, del cosiddetto Accertamento Tecnico Preventivo, delle sue caratteristiche e condizioni. Partendo proprio dalla sua definizione, in modo da chiarire di cosa si tratti e quando sia utile farvi ricorso. Ma i suoi risvolti sono molto importanti in particolare per chi si apprestasse ad acquistare dei beni immobili, o per chi si trovi in un qualche contenzioso condominiale, o nella posizione di dover attestare lo stato di un impianto, per determinare la necessità di un intervento e la sua responsabilità, così come la necessità di un intervento di riparazione da parte di un'impresa edile o di un artigiano e la determinazione dell'efficacia dell'intervento e della responsabilità dei suoi costi.

L'Accertamento Tecnico Preventivo è un procedimento di cautelare che serve a stabilire, in maniera inequivocabile, quali siano le cause tecniche e le condizioni che hanno determinato un vizio, e cioè un problema di funzionamento o il danneggiamento di una componente tecnica o dello stato in cui si trovano cose e luoghi.

L'Accertamento Tecnico Preventivo è regolato dall'articolo 696 del Codice di Procedura Civile, che dice testualmente che a questo provvedimento possono ricorrere chi ’ha urgenza di far verificare, prima del giudizio, lo stato dei luoghi o la qualità o la condizione di cose, può chiedere, a norma degli articoli 696 e seguenti, che sia disposto un accertamento tecnico”.

A questo tipo di provvedimento si potrà ricorrere quando si incorra nella necessità di portare avanti degli interventi che siano volti, anche in modo molto urgente, a ripristinare lo stato di luoghi e cose, e quindi a dover rimuovere le cause di malfunzionamento o di danneggiamento che possono avere danneggiato impianti o strutture.

La richiesta di Accertamento Tecnico Preventivo potrà essere rivolta al giudice competente per determinare e attestare lo stato di luoghi e cose al momento della richiesta: si tratta quindi di uno strumento giuridico che permette di determinare quali siano le condizioni, per esempio, di un immobile, prima che queste si modifichino nel tempo, rendendo eventuali azioni successive nulle o inutili.

E allora non ci resta che vedere insieme caratteristiche e condizioni dell'Accertamento Tecnico Preventivo: seguiteci!

1. L'articolo 696 del Codice di Procedura Civile

Come detto, secondo l'articolo 696 del Codice di Procedura Civile è possibile chiedere che venga operato un   Accertamento Tecnico, se non un'ispezione giudiziale, quando si ritenga ci siano gli estremi. Questa richiesta può essere originata dalla necessità di far esaminare, e stabilire con evidenza giuridica, lo stato di cose e luoghi.

La necessità di richiedere un Accertamento Tecnico Preventivo può sorgere, per esempio, nel caso in cui un immobile sia stato danneggiato. L'Accertamento serve a constatare la situazione e le condizioni in cui versa e può contribuire a far siì che si possano stabilire le responsabilità, in caso i problemi siano stati causati da dalle azioni di qualcuno.

L'articolo 696 del Codice di Procedura Civile evidenzia come l'accertamento tecnico possa essere richiesto con urgenza e possa riguardare anche le persone, nei cui confronti questa istanza viene proposta, al fine di accertarne eventuali responsabilità prima che le condizioni possano essere modificate in un secondo momento.

2. La consulenza tecnica preventiva

L'articolo 696-bis del Codice di Procedura Civile è stato introdotto proprio per permettere, a chi avesse l'urgenza di far verificare lo stato di luoghi e cose, compreso quello degli impianti e delle strutture della casa, una consulenza tecnica preventiva.

Questa tipologia di intervento serve anche ad accertare e determinare le responsabilità, anche in termini economici, derivate dall'esecuzione di lavori, o meglio dalla loro mancata esecuzione a regola d'arte che può aver originato danni e funzionamenti.

Il perito o il consulente nominato dal giudice competente, provvederà a depositare una relazione tecnica sulla base della quale le parti interessate possono trovare in via preliminare una conciliazione rispetto ad eventuali conflitti. In questo caso il giudice competente provvede a ratificare il verbale di conciliazione e a dare corso ai provvedimenti dell'accordo.

3. Il ruolo di periti e consulenti

Il passo preventivo da compiere prima di richiedere un Accertamento Tecnico Preventivo potrebbe essere utile rivolgersi a un esperto di fiducia che possa aiutare a determinare se ci sono gli estremi per richiedere questa tipologia di Accertamento, sia da un punto di vista strettamente tecnico che dell'urgenza.

Questo perché l'eventuale pronunciamento di un giudice competente sulla richiesta di Accertamento Tecnico Preventivo si baserà certamente sugli aspetti legali, ma vista la natura del provvedimento, proprio sulle relazioni tecniche presentate dai periti e dai consulenti.

La sentenza della Corte di Cassazione n. 2800 del 6 febbraio 2008 ha confermato che dai rilievi compiuti da periti e consulenti nella fase dell'Accertamento Tecnico Preventivo il giudice trae elementi utili a formulare un giudizio sulle questioni che gli vengono sottoposte, data la natura prettamente tecnica dei fatti su cui dover sentenziare.

4. Come chiedere un Accertamento Tecnico Preventivo

Come succede per ogni tipologia di procedimento di questo genere, anche nel caso dell'Accertamento Tecnico Preventivo si dovrà seguire una procedura precisa per inoltrare la richiesta e seguire l'iter che porterà all'eventuale pronunciamento del giudice competente.

La richiesta dovrà essere presentata da un avvocato di fiducia incaricato, che seguirà poi l'iter della pratica, dopo aver consultato il perito di parte incaricato delle verifiche tecniche. Nell'istanza di Accertamento Preventivo dovranno essere indicate ragioni e motivazioni della richiesta e gli aspetti tecnici di eventuali danni subiti.

L'avvocato deposita quindi un ricorso presso il tribunale competente e contestualmente, attraverso una notifica, informa del ricorso anche l'eventuale controparte. A questo punto, verranno effettuate da parte del tribunale le verifiche necessarie a determinare l'ammissibilità della richiesta.

5. I risultati dell'Accertamento Tecnico Preventivo

Come detto, una volta che l'istanza di richiesta dell'Accertamento Tecnico Preventivo è stata presentata, entro la prima udienza il tribunale è tenuto ad esprimere un parere sull'ammissibilità della richiesta e sulla possibilità di procedere con l'accertamento.

In caso di parere positivo, il Presidente del Tribunale competente provvederà a nominare un Consulente Tecnico d'Ufficio e a stabilire la data in cui le parti dovranno comparire di fronte alla corte. In quella sede saranno stabiliti i quesiti tecnici su cui il Consulente Tecnico dovrà esprimersi.

Sulla base di un successivo sopralluogo e viste le relazioni tecniche presentate dalle parti, il Consulente Tecnico dovrà proporre una sua relazione al Tribunale, sulla base della quale sarà poi il giudice a decidere, proponendo eventuali provvedimenti da porre in atto per risolvere i quesiti proposti nell'istanza di Accertamento Tecnico Preventivo.

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