Questa ristrutturazione di Antonio Buonocore è un autentico capolavoro di artigianato e una sapiente mescolanza di texture e colori, in una divertente sinfonia di nuance decise e brillanti. L’intervento ha permesso di ottenere migliori ambienti di soggiorno e di ricavare comodi spazi di deposito. Di certo si è osato molto, sia nel trovare soluzioni originali per l’illuminazione degli ambienti, sia nell’abbinare colori e motivi geometrici, ma è innegabile che il risultato sia un interno in cui ogni elemento è ben armonizzato con l’insieme e tutto dialoga alla perfezione. Il tema dell’illuminazione a soffitto, negli ultimi anni passata decisamente in secondo piano e relegata quasi esclusivamente al tavolo da pranzo, è qui reinterpretato in modo originale e giocoso, che richiama i mitici anni Ottanta e strizza l’occhio al pittore olandese, morto nella prima metà del secolo scorso, Mondrian.
La zona giorno è senz’altro la parte della casa più ricca di suggestioni. Il comodo e invitante divano grigio chiaro è sormontato da una struttura in ferro e plexiglas retroilluminato, con quadrati e rettangoli di vari colori. Questo gioco di geometrie e colori viene ripreso anche dagli scaffali, realizzati con tecnica analoga, che costeggiano la parete vicino al soffitto della stanza.
Anche l’imponente mobile in laccato bianco, che ospita numerosi libri e il televisore, è realizzato su misura. Con il suo volume compatto e il colore immacolato, conferisce valore e dà risalto al parquet industriale, a listelli sottili, che, con la sua mescolanza di tonalità e moltitudine di rettangoli, dialoga perfettamente con la carta da parati sui toni del blu e del carta da zucchero che adorna la parete retrostante il divano.
Il tavolo da pranzo, nero, circondato da sedie senza tempo, riprende la forte geometricità delle strutture in ferro e plexiglas che illuminano la stanza. A sormontarlo ce n’è una rettangolare, suddivisa in quattro parti. La cucina, nella sua modernità e nell’essenzialità delle sue linee, è bianca, arricchita dal paraschizzi color blu petrolio.
Nella camera matrimoniale, il viola la fa da padrone. Gli arredi sono geometrici e minimali, in laccato bianco e la parete di testata del letto è arricchita da una carta da parati basata sulla ripetizione di una forma geometrica tridimensionale, sui toni del grigio, con una sfumatura viola e due applique rettangolari, ai due lati del letto. La struttura che fornisce l’illuminazione a soffitto è analoga a quella che sormonta il tavolo da pranzo, ma qui uno dei rettangoli è viola.
La stanza del bambino presenta la stessa pavimentazione di tutti gli altri ambienti della casa: il parquet a listelli sottili. La parete di fondo è dello stesso bel blu petrolio che caratterizza la cucina e il resto è bianco, con dei cerchi neri su una delle pareti, che riprendono il colore della struttura del fasciatoio.
Anche i bagni sono frutto della massima cura. In quello riservato alla camera matrimoniale il colore dominante è il blu petrolio. I mobili e i sanitari sono bianchi e minimali. Il piano che sorregge il lavabo è un proseguimento del parquet, formando un’interessante continuità tra pavimento e arredi. Ogni cosa ha una sua collocazione, studiata in fase progettuale: lo spazio per il sapone nella doccia è ricavato nel muro e a parete ci sono dei piccoli ripiani per i cosmetici.
L’altro bagno porta a livelli ancora più estremi il tema della continuità tra il pavimento e il resto dell’ambiente. Qui il parquet diviene rivestimento verticale per la parete che accoglie il wc; quest’ultimo, tra l’altro, è opaco e di un grigio chiaro molto particolare. Accanto, un arredo metallico nero, a parete, che oltre ad ospitare la carta igienica funge da porta riviste.
Oltre alle strutture per l’illuminazione a soffitto, agli arredi e alle carte da parati, c’è un altro pezzo forte in questo appartamento: le porte. Eh sì, anche le porte sono frutto di un’attenta progettazione. Sono state in legno, con un pannello interposto di plexiglas in diversi colori, visibile attraverso fori nei pannelli di legno, con ghiere traforate.